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La morte, in ultima radice, smorzerà ogni suono. Non mi darà alcun lascito di vento, non una scoria di risposta, o il livido d'un colpo sulla guancia. Solo una lama a biscia di profondo dal freddo intenso e il passo rovesciato. Non scuoterò la testa. Immobile, traspirerò dal cielo come un'acqua, come un sudore verde, un'interlinea di tranquillo, nel bel mezzo. [ Da Madre terra, Monia Gaita, Passigli Editori ]
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francesca luzzio
- 21/10/2015 22:16:00
[ leggi altri commenti di francesca luzzio » ]
Vita e morte si propongono in questa lirica quasi come rispettive metafore di sofferenza e sollievo. Laspirazione alleterno sollievo, a sua volta diventa metamorfosi naturalistica attraverso la quale lio ritrova la sua essenza, la sua identità.
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Sandro Angelucci
- 19/10/2015 13:25:00
[ leggi altri commenti di Sandro Angelucci » ]
Trovo molto interessante questo testo di Monia Gaita perché ci mette ancora in relazione con Madre Terra. Quando tutto vertiginosamente si allontana dalla vita verso la vera morte, lei ha il coraggio di guardarla in faccia e riconoscerla come parte integrante, sorella dellesistenza. Desidero farle i complimenti anche per ciò che leggo in prima di copertina del suo libro, edito da Passigli. Di questo ha bisogno luomo. E la poesia.
Sandro Angelucci
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